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Articoli
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- Le origini del Venerdì Santo Pennese e la Confraternita del Monte della Pietà. Il sepolcro: scenografie e simbologia
- Una storia fantastica
- Il Monumento ai Martiri pennesi del 1837: vicende e personaggi
- Genealogia del Nobile Casato Gaudiosi della Città di Penne
- Il palazzo Caracciolo già De Simone ed il suo parco
- Penne: Il Barocco Scomparso
- Integrazioni alla Genealogia della Famiglia Castiglione di Penne
- LE MOLTO REVERENDE RELIGIOSE DEL VENERABILE MONASTERO DELL’INSIGNE ORDINE DI SAN GIOVANNI B.
- Chiesa di San Domenico in Penne – Il Restauro
Territorio
- Penne “Palazzo Leopardi”
- Brittoli “Cannatina”
- Civitaquana “Chiesa di Santa Maria delle Grazie – esterni”
- Loreto Aprutino “Castelletto Amorotti – esterni”
- Penne “Chiesa di San Giovanni Battista – esterni ed interni”
- Penne “Quercia Regina di Colleromano, roverella (Quecus pubescens)”
- Civitella Casanova “Chiesa della Madonna della Cona – esterni”
- Penne “Chiesa della Madonna della Pietà”
- Farindola “Fonte dei Trocchi”
- Farindola “Ruderi della chiesa della Madonna delle Grazie”
In occasione della IV Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate la sezione di Penne di Italia Nostra in collaborazione con G.T.M. s.p.a. (Gestione Trasporti Metropolitani), ha organizzato questa galleria fotografica per testimoniare il ricordo di una ferrovia irrimediabilmente persa, ma che ha segnato un periodo di storia per questo territorio.
La ferrovia Pescara-Penne è stata realizzata negli anni venti del millenovecento, e la stazione di Penne fu inaugurata il 22 settembre del 1929, il filmato dell’inaugurazione è mostrato nell’articolo intitolato: “Video storico della Ferrovia Elettrica Penne-Pescara”. La ferrovia era a scartamento ridotto, ossia con una distanza tra i binari minore rispetto a quelle normali, quindi i treni che percorrevano le altre ferrovie non potevano viaggiare su di essa, ne i treni della Pescara-Penne potevano andare sulle altre ferrovie, per questo fu smantellata nel 1963.
I treni usati all’epoca in cui la ferrovia era in uso erano elettrici, quindi non erano fonte di inquinamento, anche se all’epoca non era un problema, un rimpianto in più, purtroppo i motori elettrici non erano potenti e la gente li ricorda come lenti.
Dopo lo smantellamento sono rimaste poche testimonianze dell’esistenza della ferrovia Pescara-Penne, tra queste le stazioni, e qui presentiamo le due, che sono in questa zona, nella galleria fotografica qui a lato nell’altra scheda, realizzata da Nicolino Olivieri e Lorenzo Di Nicola.